Il 1945 è una data spartiacque per l’accesso ai bonus casa, gli edifici realizzati prima della guerra, infatti, sono soggetti a tutela.
Nella circolare n.4 del 4 marzo 2021 che ha per oggetto gli interventi di coibentazione per il miglioramento energetico di edifici sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio il Mibac – Ministero della Cultura – ha espresso il suo parere riguardo agli edifici risalenti a prima del 1945. Nella circolare si legge che agli immobili «di edilizia storica», edificati in Italia prima del 1945, non può essere automaticamente applicata l’esenzione dall’autorizzazione paesaggistica semplificata di cui si parla al punto B3 dell’allegato B al Dpr 31/2017.
Quindi per gli interventi di efficientamento energetico che prevedono la posa del cappotto termico sugli edifici di interesse storico e architettonico, realizzati prima del 1945 e situati in centri storici o aree di interesse pubblico, c’è un’altra pratica da sbrigare prima di poter accedere alle detrazioni del Superbonus 110%: l’autorizzazione paesaggistica semplificata: una procedura che prevede la risposte della Soprintendenza entro 20 giorni.
Gli interventi che richiedono un’autorizzazione semplificata sono contenuti nell’Allegato B. Tra questi ci sono gli incrementi volumetrici non superiori al 10%, eseguiti nel rispetto delle caratteristiche architettoniche, morfo-tipologiche, dei materiali e delle finiture esistenti, lavori più invasivi per l’eliminazione delle barriere architettoniche, installazione di pannelli solari.
Viceversa non è richiesta l’autorizzazione se gli interventi rientrano nella manutenzione straordinaria, a condizione che non alterino lo stato dei luoghi e l’aspetto esteriore degli edifici. Tuttavia, precisa il Mibac, gli interventi possono comportare incrementi di spessore significativi in funzione dei materiali utilizzati, delle tecniche prescelte e del grado di efficientamento energetico richiesto dall’intervento.
Sono esenti dall’obbligo di autorizzazione paesaggistica gli interventi sugli immobili di edilizia contemporanea realizzati dopo il 1945, a condizione che non alterino l’aspetto esteriore dell’edificio, anche in termini di finiture.
Le linee guida dettate dal Ministero rispecchiano la normativa attuale abbastanza restrittiva ed in qualche caso scoraggiante. Gli addetti ai lavori si augurano che venga presto introdotto un nuovo Decreto Semplificazioni che potrebbe sveltire le procedure relative al Superbonus.