Superbonus 110% anche per edifici non residenziali

da | Nov 20, 2020 | SUPERBONUS

E’ possibile ma è necessario il cambio di destinazione d’uso. Vediamo in che modo e come si calcola il SAL in caso si scelga lo sconto in fattura.

Anche gli immobili non residenziali, come ex laboratori, magazzini in disuso e fabbricati agricoli, possono accedere al Superbonus 110%. 

Agenzia delle Entrate chiarisce bene questo tema con la risposta n° 538 delle Faq dedicate al Superbonus ed anche con la Circolare 19/E/2020. Nei due testi troviamo anche spiegazioni su come evitare la sovrapposizione degli interventi, nel caso in cui sullo stesso immobile vengano realizzati altri interventi agevolabili  e come calcolare lo stato di avanzamento lavori (SAL) per poter scegliere tra sconto in fattura o cessione del credito.

Nel caso esaminato dalla risposta 538, ad esempio, il proprietario di una unità immobiliare, accatastata al Catasto Fabbricati in categoria C/2 ‘Magazzini e locali di deposito e in precedenza utilizzata come stalla, intendeva realizzare lavori di ristrutturazione edilizia e messa in sicurezza antisismica per la realizzazione di un immobile residenziale, funzionalmente indipendente, dotato di accesso autonomo e destinato ad abitazione del proprio nucleo familiare.

E’ possibile ottenere la detrazione per i lavori realizzati su un immobile non residenziale che, solo dopo i lavori, otterrà il cambio di destinazione d’uso da industriale o agricolo ad abitativo la condizione per l’accesso al Superbonus è che dall’autorizzazione ai lavori risulti chiaramente che i lavori stessi porteranno al cambio di destinazione.

Secondo l’Agenzia, lo stesso principio può essere applicato agli interventi antisismici a patto che il cambio di destinazione d’uso, verso una categoria catastale ammessa al beneficio, risulti dai permessi necessari alla realizzazione dei lavori.

Qualora si attuino sul medesimo immobile più interventi riconducibili a diverse detrazioni, il limite massimo di spesa ammesso alle detrazioni è costituito dalla somma degli importi previsti per ciascuno degli interventi realizzati. Poiché, non è possibile fruire di più detrazioni a fronte delle medesime spese, occorre che siano distintamente contabilizzate le spese riferite ai diversi interventi e siano rispettati gli adempimenti previsti in relazione a ciascuna detrazione.

Sconto in fattura, come si calcolano i SAL

Nel caso in cui si scelga lo sconto in fattura la normativa sul Superbonus prevede che la scelta possa essere esercitata in relazione a ciascun SAL. Gli stati di avanzamento dei lavori non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo e ciascuno stato di avanzamento deve riferirsi ad almeno il 30% dell’intervento. Per questo, ha chiesto come calcolare il 30% dei SAL.

 Agenzia delle Entrate ha spiegato che per il calcolo del 30% occorre fare riferimento all’ammontare complessivo delle spese riferite all’intero intervento e non all’importo massimo di spesa ammesso alla detrazione.

Potrebbe interessarti…