E’ comune sentire affermare che l’energia prodotta tramite il fotovoltaico è l’energia del futuro ma guardando i dati della crescita di questo settore negli ultimi anni, complici incentivi, detrazioni fiscali e Conti Energia, si può invece ben dire che il fotovoltaico è l’energia del presente.
Anche se l’ultimo censimento promosso da Iea (agenzia internazionale dell’energia) parla di 800.000 impianti fotovoltaici installati in Italia a fronte di un potenziale di 14 milioni di immobili, i numeri stanno salendo soprattutto nella sfera privata, infatti l’81% degli impianti sono di tipo residenziale con scambio sul posto.
Lo scambio sul posto è ancora il metodo più usato e consiste nel produrre energia solare di giorno e cedere quella in eccesso alla rete e ai gestori di energia tradizionali a cui si rimane comunque legati per le esigenze notturne.
Gli impianti di ultima generazione che prevedono sistemi di accumulo virtuali o a batteria possono invece portare le nostre case verso una reale indipendenza energetica.
Ma per fare chiarezza, vediamo in dettaglio alcuni tra i più diffusi tipi di impianti fotovoltaici:
- Fotovoltaico semplice. Si tratta di semplici pannelli installati sul tetto dell’abitazione e collegati direttamente alla rete domestica. In alcuni casi si tratta di impianti mini che adottano la tecnologia Plug&play e dopo l’istallazione necessitano solo di una presa di corrente dedicata per connettersi al resto dell’abitazione. Di solito sono usati per far fronte al consumo energetico degli elettrodomestici di casa.
- Fotovoltaico con scambio sul posto. Come dicevamo sopra è la tecnologia ancora più diffusa. I pannelli montati o integrati alla copertura dell’abitazione vengono collegati ad una mini centrale elettrica che consente di tenere monitorata la produzione di energia. Il surplus viene ceduto ai gestori tradizionali di corrente elettrica che rimangono nostri fornitori per le ore notturne, durante le quali il nostro impianto non è in grado di produrre energia. Tramite un sistema di compensazione il GSE (gestore servizi energetici) eroga un rimborso parziale al produttore (cioè al proprietario di casa) che tenendo conto sia dell’energia immessa in rete che di quella usata.
- Fotovoltaico a noleggio. In questo caso particolare, seguendo il modello Nord Europeo viene offerta la possibilità di affittare una centrale solare, senza alcun investimento iniziale, senza un prezzo fisso mensile, ma proponendo una tariffa sull’energia prodotta. Studiando le esigenze dell’utente, i tecnici dell’azienda che installa l’impianto (In Italia è Green Genius ndr) calcolano la potenza necessaria per coprire il reale fabbisogno energetico, senza sovrastimarla.
- Fotovoltaico con sistema di accumulo a batteria o virtuale. Questi sono i sistemi più innovativi di produzione e utilizzo di energia elettrica derivante dal Sole e si integrano a vicenda. In pratica il surplus di energia viene immagazzinato in batterie domestiche al litio-ferro-fosafto (accumulo a batteria) ed è disponibile al bisogno coprendo circa il 75% della richiesta. E’ molto utile per il fabbisogno delle ore notturne e per la ricarica dei veicoli elettrici. Il resto dell’energia viene fornito tramite l’adesione alla rete fotovoltaica degli altri produttori di zona grandi o piccoli che siano (accumulo virtuale). In questo modo nascono le comunità energetiche (in Europa la più estesa fa riferimento al gruppo Sonnen ndr).
In conclusione la possibilità di ottenere l’indipendenza energetica della propria abitazione sfruttando l’energia del Sole è oggi più concreta che mai: i nuovi impianti, tecnologicamente più avanzati, sono di certo più efficienti perché producono più energia a parità di superficie occupata, inoltre consentono anche di immagazzinarla ed usarla al bisogno senza doversi rivolgere ai gestori tradizionali.