Anche le abitazioni con ingresso dal cortile condominiale hanno diritto al Superbonus 110%

da | Ott 16, 2020 | SUPERBONUS

“I loft sono ammessi al 110% anche se l’ingresso è in cortile”

Uno dei nodi del Superbonus110% riguardava, fino a pochi giorni fa, la questione di tutte quelle abitazioni con accesso indipendente ma inserite in contesti plurifamigliari. Se già era chiara la posizione delle villette bi o trifamigliari, i cui proprietari non hanno mai avuto dubbi riguardo l’accesso alle agevolazioni, non era questo il caso dei loft oppure, più in generale, di tutte quelle unità immobiliari come ex negozi, laboratori o uffici non collegati agli impianti condominiali e riconvertiti ad abitazione. 

Gli aggiornamenti vengono spiegati con chiarezza in un articolo, che approfondiamo con voi, firmato da Saverio Fossati e Giuseppe Latour, pubblicato sul Sole 24 Ore del 6 ottobre scorso e intitolato “I loft sono ammessi al 110% anche se l’ingresso è in cortile”.

Nel testo si legge: “con l’emendamento al Dl 104/2020 , entrato ufficialmente nella legge di conversione, il problema dell’accesso diretto su strada è stato risolto nella grandissima maggioranza dei casi. Non solo in quello delle strade private e delle aree destinate a parcheggio già regolati dal Mef qualche giorno fa ma anche nell’ipotesi di giardini e cortili condominiali” e ancora “ …(il Dl Rilancio) all’articolo 119 riconosce il 110% anche alle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamigliari le quali siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno”.

Mentre è stata chiara da subito la definizione di “indipendenza funzionale degli impianti” così non è stato per la seconda parte del testo in cui si parlava di “accessi autonomi dall’esterno”, frase che ha da subito portato a svariate interpretazioni soprattutto da parte dell’Agenzia delle Entrate che ha così ristretto l’insieme degli aventi diritto.

Nella circolare 24/E, ad esempio, veniva spiegato che per accedere alle agevolazioni occorreva che l’immobile disponesse almeno di un accesso indipendente non comune ad altre unità escludendo quindi, di fatto, tutti quei loft con accesso diretto dal cortile condominiale ed ammettendo solo quelli che possedevano anche l’accesso da strada o da cortile privato.

Una prima risoluzione del problema è arrivato dal Mef stesso in occasione di due interrogazioni parlamentari a risposta immediata, durante le quali il sottosegretario Alessio Villosa ha spiegato che “In merito alla nozione di accesso da strada, né nella norma, né nella circolare 24/E sono previste limitazioni in ordine alla proprietà pubblica o privata” e perciò che “può ritenersi autonomo anche l’accesso da una strada privata e/o in multiproprietà. Non solo. Va considerato autonomo anche l’accesso indipendente che passi da aree (quali strada, cortile o giardino) comuni e condivise con altri edifici… non essendo rilevante che il suddetto accesso avvenga attraverso un area di proprietà esclusiva”

Questi chiarimenti sono stati ulteriormente confermati con l’emendamento 80.10 al disegno di legge di conversione del Dl 104/2020 (il decreto agosto) che recita: “per accesso autonomo all’esterno si intende un accesso indipendente, non comune ad altre unità immobiliari, chiuso da cancello o portone di ingresso che consenta l’accesso dalla strada o da cortile o giardino di proprietà non esclusiva”.

In conclusione viene ammesso alle agevolazioni previste dal Superbonus  chi per arrivare alla strada pubblica oppure per accedere alla propria abitazione deve passare dal cortile condominiale, fermo restando l’indipendenza funzionale dell’immobile e quindi il non essere collegati agli impianti condominiali.

Potrebbe interessarti…